pianeti e asteroidi
 
Pianeti e asteroidi

 

"Il raggio vettore che va dal Sole a un pianeta spazza aree uguali in intervalli di tempo uguali".
Johannes Kepler, Astronomia nova, 1609.
Tutti gli appassionati dovrebbero conoscere bene le costellazioni dello Zodiaco. Eccetto gli asteroidi (o pianetini), i pianeti generalmente seguono lo Zodiaco, perciò quando si vede una "stella" nello Zodiaco che non è segnata sulla carta stellare, quasi certamente si tratta di un pianeta, specialmente se non scintilla; i pianeti infatti brillano di una luce fissa. Al telescopio appaiono come piccoli dischi e non punti luminosi, come le stelle. Variano in misura, aspetto e moto apparente. Tutti ruotano attorno al Sole e brillano di luce riflessa. 
Mercurio e Venere sono più vicini al Sole che la Terra, le loro orbite sono interne ed essi si chiamano pianeti interni o inferiori. Tutti gli altri pianeti che hanno orbite esterne a quella terrestre  si chiamano pianeti esterni o superiori.
A volte i pianeti esterni sembrano avere un moto retrogrado. Mentre si muovono in una costellazione, sembra talora che rallentino e tornino indietro, ma dopo qualche mese si può osservare che hanno progredito. Infatti i pianeti non "vanno indietro"; l'illusione è dovuta alle posizioni relative della Terra e dei pianeti, che descrivono ciascuno una particolare orbita.
Mercurio e Venere sono dette "stelle"del mattino e della sera. Mercurio è visibile solo poche volte all'anno e sempre prima dell'alba o poco dopo il tramonto. Venere è visibile per periodi più lunghi e qualche volta anche di giorno.

 

 
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il Cielo del mese

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La Terra

Quel puntino blu chiaro

 

 

 

 

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La Terra

POSIZIONE DEI PIANETI

Le posizioni relative della maggior parte dei pianeti rimangono invariate per decine di anni; ma le loro posizioni cambiano di continuo e per questo non sono segnati sulle carte stellari.  Per localizzare Venere, Marte, Giove o Saturno in un certo giorno, occorre conoscere il nome della costellazione in cui si trovano. Di solito questi pianeti sono abbastanza luminosi da essere distinti dalle stelle vicine, ma i pianeti più esterni - Urano, Nettuno e Plutone - sono più deboli e più difficili da distinguere. Si possono trovare informazioni più esatte riguardo alle loro posizioni nelle pubblicazioni astronomiche. Se sapete dove guardare, potete vedere Urano e Nettuno con un binocolo, ma per distinguere un corpo debole come Plutone, è necessario almeno un telescopio di 30 centimetri.

QUANDO GUARDARE I PIANETI

Si vedono meglio i pianeti superiori o esterni quando sono in opposizione; cioè quando la Terra si trova tra il Sole e il pianeta, e questo è perciò più vicino alla Terra e la sua faccia appare interamente illuminata dal Sole. Mercurio e Venere, i pianeti interni o inferiori, descrivendo orbite più piccole di quella terrestre, non sono mai in opposizione. Le loro facce sono illuminate completamente solo quando il Sole si trova tra essi e la Terra; ma i loro dischi sono piuttosto piccoli. Appaiono più luminosi e più grandi nel periodo di massima elongazione, quando il pianeta e il Sole, visti da noi, sono alla massima distanza (fino a 48° per Venere e 28° per Mercurio), ma allora vediamo solo una parte della faccia illuminata del pianeta.
E' bene osservare i pianeti nelle notti senza Luna, o quando si trovano in opposizione con la Luna, o quando sono alla massima altezza sull'orizzonte. Nel periodo di Luna piena non si osservano bene né i pianeti né le stelle.
Opposizione. Il pianeta esterno si trova sulla stessa retta della Terra e del Sole; la Terra è nel mezzo.
Quadratura. Il pianeta esterno forma un angolo retto con la retta Terra-Sole.
Congiunzione. Il pianeta esterno giace sulla retta Terra-Sole, ma al di là del Sole.
Elongazione massima. Il pianeta interno forma un angolo retto rispetto alla linea Terra-Sole.
Congiunzione inferiore. Il pianeta interno si trova allineato tra la Terra e il Sole.
Congiunzione superiore. Il pianeta interno è sulla retta Terra-Sole, oltre il Sole.

ATTREZZI PER L'OSSERVAZIONE

Uno studio dettagliato dei pianeti richiede attrezzi grandi, speciali e costosi; ma si può vedere e fare molto anche con un piccolo telescopio. Si possono osservare certi particolari con il binocolo; e sempre col binocolo si vedono chiaramente i quattro satelliti più grandi di Giove. Con un binocolo assai più potente si possono discernere le fasi di Venere e gli anelli di Saturno. Per un vero studio dei pianeti, usate un rifrattore da 7,5 a 30,5 cm oppure un riflettore da 15 a 45 cm.
La maggior parte dei telescopi a riflessione funziona a f/6 o f/8, cioè la distanza focale dello specchio primario è 6 o 8 volte il diametro dello specchio. Ma i telescopi migliori per osservare i pianeti sono quelli a lunga distanza focale, circa f/12 - come la maggior parte dei rifrattori. Una lunga distanza focale restringe il campo visivo ma aumenta l'ingrandimento. Provate con i vostri attrezzi a controllare quale ingrandimento vi dà i risultati migliori.

MERCURIO

E' il pianeta più piccolo; la sua superficie è composta da rocce irregolari, porose e scure nonché costellata da crateri; è caldissimo su una faccia e freddissimo sull'altra. Essendo così vicino al Sole, è investito dai suoi raggi e per noi è difficile osservarlo. Però in alcuni periodi dell'anno, intorno all'elongazione, è visibile subito dopo il tramonto o subito prima dell'alba. La sua magnitudine varia da circa -1,9 a +1,1. I periodi in cui si può vedere sono indicati nella maggior parte degli almanacchi. 
Molti non hanno mai visto Mercurio, ma lo si può scorgere facilmente se si indirizza l'obiettivo  al posto giusto e al tempo giusto. Come la Luna, anche Mercurio presenta delle fasi, visibili con un piccolo telescopio.
Una cosa interessante da guardare è il passaggio di Mercurio attraverso il disco solare - fenomeno conosciuto col nome di "transito". Capita circa 13 volte in 100 anni. Mercurio sembra una pallina nera che rulla lentamente attraverso il Sole.
(transito del 07/05/2003 - transito del 09/05/2016)

 

Fasi di un pianeta interno.

 


 
Un pianeta interno come "stella del mattino e come "stella della sera" (visto dall'alto)


 

Mercurio (approfondimento)

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Mercurio

VENERE

E' un pianeta molto simile alla Terra per le dimensioni: infatti è di poco più piccolo. Quando si trova tra la Terra e il Sole è molto luminoso, magnitudine circa -4 (varia da -4,4 a -3,3), e appare come una sottile falce nel telescopio. Quando è meno luminoso si presenta illuminato completamente. Questa stranezza è dovuta al fatto che anche Venere presenta varie fasi e che proprio quando è più vicino alla Terra, il Sole ne illumina solo una falce; alla distanza massima da noi, invece, appare in fase completa.
Venere è il pianeta più luminoso, qualche volta si vede anche di giorno. Il tempo migliore per osservarlo è alla sera presto, o subito prima dell'alba. Tuttavia non si può scorgere in esso quasi nessun segno permanente, poiché è sempre circondato da nuvole dense. Venere attraversa il Sole come Mercurio, ma raramente. L'ultimo transito fu nel 1882;

il transito del 8/6/2004
Il transito del 6/6/2012
il prossimo sarà l' 11/12/2117 !

 

Transito di Venere del 8/6/2004


La Luna e Venere nelle luci del tramonto - Pasqua Gandolfi

 

Venere (approfondimento)

 

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Venere

MARTE

Il colore rosso di Marte e la sua luminosità (magnitudine da -2,8 a +1,6) lo rendono facilmente riconoscibile. Ha sempre eccitato l'immaginazione degli uomini più di tutti gli altri pianeti; con un piccolo telescopio si possono osservare alcuni fenomeni che hanno dato luogo a controversie. Nell'inverno si scorgono bianche calotte polari che si restringono d'estate. Per vedere i particolari di maggior interesse occorre almeno un riflettore di 15 cm o un rifrattore di 7,5 cm. Ma si vede poco con qualsiasi strumento, eccetto quando Marte è in opposizione. Allora si possono osservare segni temporanei  che sembrano nuvole; alcuni osservatori li chiamano "tempeste di polvere". Le zone scure, di tinta grigiastra o verdastra, variano con le stagioni, ma le aree rossastre sono quasi sempre invariate.
Si vedono i famosi canali su Marte? Alcuni osservatori li scorgono, altri no; si può capire meglio l'incertezza a questo riguardo, e anche per quanto concerne dettagli minuti e alcuni piccoli cambiamenti, se ci si rende conto che l'immagine del pianeta in un rifrattore di 10 cm è solo circa 2,5 mm di diametro.
Spesso si osserva Marte con dei filtri: con un filtro rosso le calotte polari non appaiono molto luminose e le zone scure sono più scure. L'effetto è contrario, quando si usa un filtro verde o blu.
E' eccitante osservare Marte con continuità quando è in opposizione favorevole. Con un rifrattore di 7,5 cm usate circa 200 ingrandimenti, oppure un potere un pò più alto con un riflettore di 15 cm.


 
La rotazione di Marte.
Il giorno di Marte è di 24 ore e 37 minuti - poco più di quello terrestre. Pertanto, ci vogliono un pò più di 12 ore perché un particolare si muova apparentemente da una faccia all'altra del disco.

Marte.

ripreso il 24 agosto 2003 alle 00h 48m di T.U. in occasione della Grande Opposizione.

Schmidt-Cassegrain 250 mm f/25 webcam Vesta Pro (S.Massaro e Pio Passalacqua - G.A.P.)

altre immagini:  24/08/03 22:46 TU   -   27/08/03 23:25 TU

Marte (approfondimento)

Video
Il Pianeta Rosso

ASTEROIDI

Sono piccoli pianeti situati, per la maggior parte, tra le orbite di Marte e di Giove. Alcuni, però, viaggiano entro l'orbita di Marte e si avvicinano alla Terra più di qualsiasi grande pianeta. Eros si avvicina fino a una distanza di 21.000.000 chilometri. Sono migliaia, ma la maggior parte di essi sono molto piccoli. Anche per individuare quelli più grandi dobbiamo sapere con esattezza dove guardare. Poiché gli asteroidi non sono limitati allo Zodiaco, spesso i dilettanti li confondono con le novae, però la posizione di un asteroide muta in poche sere, mentre quella di una nova si mantiene costante. Gli asteroidi variano da un diametro di pochi chilometri a un diametro di molte centinaia di chilometri; i maggiori sono: Cerere, Pallade, Giunone e Vesta. Per trovare un asteroide, cercate la sua posizione nelle effemeridi e controllatela sull'atlante, riferendovi alle stelle vicine, facilmente identificabili. Poi usate un telescopio o un binocolo. Cerere, il primo asteroide scoperto (a Palermo da Giuseppe Piazzi la notte del 1° gennaio del 1801), è il più grande; ha un diametro di circa 975 chilometri , Pallade, 570 chilometri, è il secondo, Giunone (290) il terzo, e Vesta (578) il quarto. La luminosità dipende dalla grandezza, dalla distanza dal Sole e dalla Terra, e dall'angolo di riflessione della luce. Nel 2006 Cerere è stato riclassificato come pianeta nano.

Asteroidi (approfondimento)

GIOVE

GioveIl maggiore di tutti i pianeti, ha una temperatura media di circa -50°. Nella sua atmosfera si trovano idrogeno elio metano e ammoniaca, manca l'acqua. E'  uno dei corpi più luminosi del cielo, la sua magnitudine varia da circa -2,5 a circa -1,4. Ha 16 satelliti, di cui quattro sono ben visibili al binocolo, essendo di magnitudine 6. Per vedere almeno altri due satelliti è necessario un telescopio di 30 cm. Solo con strumenti assai più potenti si possono identificare i satelliti minori.
I quattro satelliti più luminosi, chiamati Io, Europa, Ganimede e Callisto, furono scoperti da Galileo. Le loro posizioni relative e variabili sono riportate sulle principali pubblicazioni.
Uno spettacolo interessante è dato dall'ombra di un satellite che attraversa il disco del pianeta. E' pure interessante osservare le strisce chiare e scure, parallele all'equatore di Giove, che si modificano lentamente. Con un piccolo telescopio, si può vedere la cosiddetta macchia rossa.
Non mancate di seguire le occultazioni dei satelliti di Giove; bisogna dire che è raro che il pianeta non offra qualche fenomeno degno di studio nelle notti in cui è visibile. Giove è uno dei corpi che meglio si prestano ad essere osservati con i piccoli telescopi.

 

Danza dei satelliti.  I quattro satelliti più grandi di Giove sono visibili in posizioni diverse mentre ruotano attorno al pianeta. Eccetto quando qualcuno viene nascosto dal pianeta, tutti e quattro si possono vedere col binocolo.

Galileo li soprì nel 1610.

Giove (approfondimento)

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Giove

SATURNO

Saturno - Carmelo Zannelli

Il secondo pianeta in ordine di grandezza, è una sfera freddissima coperta da strisce di nuvole come quelle di Giove. Varia in magnitudine da circa -0,4 a +0,9. Quando è vicino all'opposizione, con la sua luce gialla e ferma si impone nel cielo, e gareggia con Giove per bellezza e interesse. Gli anelli che lo circondano furono visti per la prima volta nel 1655.
Saturno ha un numero considerevole di satelliti: 20! Come i satelliti maggiori di Giove, anche quelli di Saturno hanno nomi mitologici. Sono visibili con telescopi di media potenza: Titano (il più grande), Giapeto, Rea, Teti e Dione. Con un piccolo telescopio potete osservare facilmente Titano, di magnitudine 8.
Gli anelli di Saturno sono formati da particelle piccolissime di ghiaccio. Si possono vedere con un telescopio relativamente piccolo. Però per avere una buona visione dovete usare un rifrattore di 6 o 10 cm. o un riflettore di 15 cm.
Con un buon telescopio e un forte potere d'ingrandimento, si vede che la striscia, apparentemente solida, è divisa in due anelli, separati da una linea scura. Questa striscia, scoperta da G.D. Cassini nel 1675, si chiama "divisione di Cassini". Con un telescopio potente si intravede anche un'altra divisione nell'anello esterno.
Durante vari anni possiamo vedere prima un lato degli anelli e poi l'altro, mentre cambia l'inclinazione del pianeta. A volte gli anelli sono di profilo e difficili da vedere. Il ciclo si ripete dopo circa 29 anni e mezzo.

Saturno (approfondimento)

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Saturno

URANO

Il terzo pianeta per grandezza, è stato scoperto per caso solamente nel 1781. E' così lontano dal Sole che gli sono necessari circa 84 anni terrestri per descrivere la sua orbita. La sua magnitudine è circa +6, quindi si può vederlo col binocolo e, in ottime condizioni di visibilità, a occhio nudo. Non si può vedere nessuno dei suoi cinque satelliti con un piccolo telescopio e non è ugualmente possibile individuare i particolari della superficie. Però val la pena cercarlo, sempre che possediate un buon telescopio. Allora potrete vedere un piccolissimo disco verde. Essendo un pianeta, Urano ha una luce ferma che lo fa distinguere da una stella. 

URANO - Carmelo Zannelli (Orsa-PA)

Urano (approfondimento)

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Urano

NETTUNO

E' un pò più piccolo di Urano e molto più lontano. La sua magnitudine è circa +8. Impiega circa 165 anni terrestri per compiere il suo viaggio attorno al Sole. Si può vederlo con un buon binocolo, ma per trovarlo dobbiamo sapere la sua posizione esatta.
La scoperta di Nettuno, avvenuta nel 1846, fu un successo enorme per l'astronomia matematica. La sua esistenza infatti era stata calcolata molto prima che il pianeta fosse scoperto. Da allora ha descritto poco più di metà della sua orbita attorno al Sole. Si possono vedere i due satelliti solo con telescopi molto grandi. Questo pianeta non presenta nessun interesse, ma il cercarlo può rappresentare un divertimento.

Nettuno (approfondimento)

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Nettuno e Plutone

PLUTONE

Il pianeta più lontano dal Sole, è stato scoperto per ultimo. Percival Lowell, del Lowell Observatory di Flagstaff (USA), fece i calcoli, e un giovane astronomo, Clyde Tombaugh, scoprì il pianeta nel 1930, facendo un confronto di fotografie, eseguite in tempi diversi, della stessa zona di cielo. E' un corpo molto debole - magnitudine +14 - e ci vuole un telescopio di 30 cm per vederlo. Nel 2006 Plutone è stato riclassificato come pianeta nano.

Plutone (approfondimento)

 

   Simboli dei pianeti

 

I  PIANETI

 



a cura di Pio Passalacqua  piopas@tin.it
Gruppo Omega Palermo  http://omegagroup.altervista.org

 
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Il Cielo del Mese  a cura della rivista  COELUM

Il Cielo e i suoi fenomeni  by  Pierpaolo Ricci

Pianeti extrasolari  by Wikipedia 

 


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